martedì 27 gennaio 2009

lunedì 26 gennaio 2009

sabato 24 gennaio 2009

Babà Mignon al Caffè

Babà Mignon ripeno di crema al caffè, prende il nome anche dalla decorazione con polvere di caffè che ne completa il gusto.

Babà Mignon Ricotta e Pera

Delicato Babà mignon, ripieno di raffinata crema alla ricotta,
decorato con fragranti pezzi di pera.

venerdì 23 gennaio 2009

Siamo qui.....


Babà Mignon Panna e Nutella



Questo delicato Babà ripieno con Panna e Nutella, lo trovate nella nostra Pasticceria solo il sabato, o su Vostra ordinazione durante la settimana.

giovedì 22 gennaio 2009

la parola di Pulcinella

se il vero Babà vuoi mangiare da Babà Napoli devi andare.....

il tronco Babà.....che bontà !


Il Tronco Babà creato con la stessa ricetta del classico Babà, contiene sia internamente che esternamente crema pasticcera e fragole di bosco. Lo si può avere in 14 gusti diversi mediante ordinazione.

La Palla di Babà

Grazie all'arte Pasticcera dei nostri collaboratori, abbiamo creato la Palla di Babà, completamente formata da Babà bagnati al rhum incastonati uno vicino all'altro.

La Torta Tris


Pan di spagna completamente ricoperto da nutella, cioccolato bianco e nocciola, consigliata ad i più golosi.....

La Cubana


martedì 20 gennaio 2009

La grande canzone di Marisa Laurito

Il Babà è Una Cosa Seria
Certe volte non so quel che faccio
Giro a vuoto, mi sento uno straccio
Il telefono squilla
C'è un uomo che strilla
Mi ronza un orecchio
Si è rotto lo specchio
Che ghiurnata ch'e' schiarata
Nun me ne fido occhiu'
Senza fa' manco 'a valigia
Vorrei andarmene in Perù
In Giappone, in India,
in Cina Ma poi volo 'int 'a cucina
A me quello che mi consola
E l'addore d'a pummarola
Perché quel che mi tira su Songo 'e zite con il ragù
La fortuna è fugace,
si saL'amor, l'amor, l'ammore viene e va
Ma il maccherone resta
Non c'è sta niente 'a fa'
Io mi sento più buona e più bellaFacci' o gnocco cu 'a muzzarella
E si 'a vita amara se fa
Si addolcisce cu nu babà
Il babà è una cosa seria
Cu 'o babà nun se pazzeaè una cura che fa bene'
O babà nun po' ingannà
Il babà è come il ciucciotto
La coperta di Linus
Se cercate un antistress
Accattateve 'o babà
La mattina se leggo il giornale
Corro il rischio che dopo sto male
C'è la borsa che cade
Una tassa che scade
C'è l'alga mortale
La nube fatale
Tutto il mondo s'è inquinato
Mo' l'ozono che farà
Mi dimetto da terrestre
Sopra Marte voglio andà
Ma poi sento l'odorino
Che proviene d'a' cucina
A me quello che mi consola
E l'addore d'a pummarola
Perché ciò che mi tira su
Songo 'e zite con il ragù
La fortuna è fugace, si sa
L'amor, l'amor, l'ammore viene e va
Ma il maccherone resta eh eh eh
Non c'è sta niente 'a fa'
Io mi sento più buona e più bella
Facci' o gnocco cu 'a muzzarella
E si 'a vita amara se fa
Si addolcisce cu nu babà
Il babà è una cosa seria
Cu 'o babà nun se pazzeaè una cura che fa bene'
O babà nun po' ingannà
Il babà è come il ciucciotto
La coperta di Linus
Se cercate un antistress
Accattateve 'o babà
La fortuna è fugace, si sa
L'amor, l'amor, l'ammore viene e va
Ma il maccherone resta eh eh eh
Non c'è sta niente 'a fa'
Io mi sento più buona e più bella
Facci' o gnocco cu 'a muzzarella
E si 'a vita amara se fa
Si addolcisce cu nu babà.

La Storia del BABA'


Nella storia del babà compare un Re, che non è un personaggio fiabesco: ma nientedimeno che Stanislao Leszczinski, re di Polonia dal 1704 al 1735.
Stanislao era diventato re a meno di trent’anni, grazie all’appoggio di Carlo XII di Svezia. Qualche anno dopo (era il 1735) Pietro il Grande, Zar di tutte le Russie, si dimostrò molto più grande del re svedese e di quello polacco: insieme ai suoi alleati, la Prussia e l’Austria, mosse loro guerra, e li sconfisse. Stanislao però non era uno qualunque. Era il suocero di Luigi XV di Francia, che aveva sposato sua figlia Maria. Per questo motivo, dopo averlo detronizzato, come contentino gli diedero il Ducato di Lorena. Lui non ne fu troppo contento, ma si adeguò.
Privato del Regno di Polonia, e costretto in un quel piccolo regno privato, Stani si annoiava. Siccome c’aveva un sacco di tempo libero, si circondò di filosofi e scienziati, e si mise a studiare. Studia che ti studia, finì per mettere a punto un programma di collaborazione internazionale e di integrazione europea: la prima versione della UE, a memoria d’uomo.
Sulla carta, il progetto era splendido, ma l’ex monarca sapeva di non avere alcuna possibilità di attuarlo: era senza corona, e quindi senza alcun peso.
Questo stato di cose gli dava molta amarezza. Per combatterla, Stanislao aveva bisogno tutti i giorni di qualcosa di dolce. Accontentarlo,però, non era facile: i pasticcieri lorenesi dovevano lambiccarsi continuamente il cervello per preparargli qualcosa di nuovo.
Ma di fantasia ne avevano pochina, e così due giorni su tre al povero ex sovrano veniva servito il “kugelhupf”, un dolce tipico di quel territorio, fatto di con farina finissima, burro, zucchero, uova e uva sultanina. All’impasto veniva aggiunto lievito di birra, fino ad ottenere una pasta soffice e spugnosa. Stanislao il kugelhupf non lo poteva soffrire. Non che fosse cattivo: ma era, come dire, un po’ fesso, privo di personalità. E poi era asciutto, ma così asciutto che si appiccicava al palato. E non gli piacque nemmeno quando fu bagnato con una salsa di vino Madera, zucchero e spezie.
Spesso non l'assaggiava nemmeno.
Poi tornava ai suoi progetti per un mondo più giusto, senza vincitori né vinti (così quei maledetti che l’avevano sbattuto laggiù sarebbero stati serviti).
Insomma, Stanislao Leszczinski viveva in una prigione: dorata, ma pur sempre una prigione. E’ comprensibile perciò che ogni tanto, per non pensare al passato, che gli faceva tristezza, e al futuro, che gli faceva paura, alzasse un po’ il gomito.
Fedele ai suoi ideali di uguaglianza, beveva di tutto: a cominciare dai vini della Mosa e della Mosella, orgoglio della Lorena. Ma poichè da quelle parti gli inverni sono lunghi, freddi e nevosi, spesso gli ci voleva qualcosa di più forte. E lui l’aveva trovato: era il rhum, un’acquavite derivata dalla canna da zucchero, importata dalle Antille. Era buono, era tosto, e quindi era proprio quel che ci voleva.
Un giorno Stanislao, che aveva già ingollato vari bicchierini di rhum, si accorse di avere una gran voglia di un buon dolce. Di qualcosa di veramente speciale. Perciò, quando il suo maggiordomo gli piazzò sotto il naso l’ennesima porzione di kugelhupf, l’allontanò rabbioso.Poi impadronitosi del piatto che il servitore teneva timoroso tra le mani, lo scagliò sulla tavola, lontano da sé.
Il piatto terminò la sua corsa contro la bottiglia di rhum posata lì accanto, e la rovesciò. Prima che qualcuno potesse intervenire a risollevarla, il liquore aveva completamente inzuppato il kugelhupf.
Sotto gli occhi ancora corrucciati di Stanislao ebbe luogo una straordinaria metamorfosi: la pasta lievitata dell’insipido dolce lorenese, per solito di colore giallastro, assunse rapidamente una tonalità calda, ambrata, e un profumo inebriante comincò a diffondersi intorno.
Nella sala da pranzo c’era un silenzio che si sarebbe potuto tagliare col coltello. Invece Stanislao, sotto lo sguardo stupefatto della servitù, sollevò il cucchiaino d’oro (la mano gli tremava un po’), prelevò qualche frammento di questa Chimera: di quest’ibrido che si era materializzato sotto i suoi occhi, e lo portò alla bocca.
Quel che provò lo sappiamo. Lo abbiamo provato tutti la prima volta che lo abbiamo assaggiato il babà. Perché nessuno può dimenticare il primo istante in cui si è trovato faccia a faccia con Lui (nessuno, tranne i napoletani: in genere, per loro questo momento arriva quando sono troppo piccoli per ricordarsene).
Fu questa, una giornata memorabile per l’umanità.
All’invenzione casuale del dolce inventato dal Re polacco tra le brume della Lorena: mancava il nome.Fu sempre Re Stanislao a dedicare questa sua creazione ad Alì Babà, protagonista del celebre racconto tratto da “ Le Mille e Una Notte”. Libro che il sovrano amava leggere e rileggere nel suo lungo soggiorno a Luneville .
Il babà da Luneville arrivò presto a Parigi,alla pasticceria Sthorer. Qui in tanti lo conobbero e lo apprezzarono. A portarlo successivamente a Napoli,dove assunse la forma definitiva assai caratteristica (quella di un fungo) furono i “monsù”,chef che prestavano servizio presso le nobili famiglie napoletane.
E da allora il babà elesse Napoli a proprio domicilio stabile. Un’ultima considerazione: nella cucina napoletana esiste più d’un dolce che – per il suo sapore – “po’ ghì annanz’o Rre”: può essere presentato al re. Ma il babà è l’unico dolce che dinanzi al Re non c’è andato: c’è nato.
P.S.: I progetti utopistici di Re Stanislao si realizzarono in pieno: di fronte a una guantiera di babà tutte le controversie si appianano, e la Pace e la Concordia regnano sovrane.
Un grande sapore ha sempre la meglio sui dissapori: grandi o piccoli che siano.

I Profitteroles

I nostri Profitteroles sono ricoperti da tre creme diverse: limone, caffè e cioccolato, il bignè è farcito internamente con crema allo zabaione.

lunedì 19 gennaio 2009

La Cocco e Nutella


Praticamente eccellente.....dedicata agli amanti del cocco.

Frmata da due dischi di pan di spagna alla nutella, con ripieno di ricotta e cocco.

Festeggiamo insieme San Mario e San Catello

Oltra ai festeggiamenti di San Mario, oggi festeggiamo anche San Catello.....ricordando a tutti che sono rimaste poche copie del cortometraggio dedicato al Leone.

lunedì 12 gennaio 2009

La storia della nostra Pasticceria




La pasticceria Bella Napoli sita in Salerno alla via ventimiglia n. 20 è in commercio da ca. quarant’anni, creata dal Sig. Vitale Giovanni titolare della stessa e cadiuvato dai figli Giacomo, Antonio, Anita e dalla moglie Della Rocca Giustina, nel suo interno vanta oltre i suoi familiari altri 7 pasticcieri che con le loro sapienti mani creano sempre nuove specialità dolciarie. Il Sig. Vitale nato il 1.2.1942 a Roccapiemonte, ha iniziato a lavorare presso una pasticceria del luogo all’età di 16 anni, iniziando ad apprezzare l’arte pasticcera, in seguito ha avuto
modo di lavorare con alcuni tra i migliori pasticceri di Salerno, da cui ha imparato l’attivita pasticcera che così tanto lo ha appassionato. Nel 1960 ha deciso di creare una pasticceria tutta sua allo scopo di riscoprire le antiche ricette Campane. La prima pasticceria bella napoli di ca. 15 mq. anche se di dimensioni ridotte è riuscita ad affermarsi in tempi brevissimi grazie alla cura e passione che il sig. Vitale mette nel creare sempre nuove specialità dolciarie, in circa 10 anni si rese necessario trasferire la pasticceria in locali più capienti per poter meglio rispondere alle esigenze della propria clientela. nel 70 la pasticceria si è trasferita nell’attuale sede dove vanta un laboratorio di circa 200 mq. ristrutturato da breve e adeguatto alle normative vigenti, dove il Sig. Vitale con l’aiuto dei suoi familiari continua a creare nuove specialità pasticcere e riproporre antiche ricette Campane, così da portare avanti le tradizioni della ns. terra, unite a creazioni moderne.

La Delizia

Delicato ed affascinante pan di spagna ricoperto da crema a limone, caffè o fragola.

sabato 10 gennaio 2009


Tronco Babà


Una nostra novità, prodotto con la stessa ricetta del classico babà, lo si può avere con il ripieno al cioccolato, al limone o con crema pasticcera e fragoline di bosco.

Per questo tipo di prodotto è gradita la prenotazione.

venerdì 9 gennaio 2009


La Cubana



La Cubana

Pregiato semifreddo, con base si pan di spagna ricoperto di cioccolato arricchito da un pizzico di rhum, disponibile sia alla nutella che con amarene.

Il Rotolo


Il Rotolo
Prende il nome dal metodo in cui viene preparato, contiene panna e nutella, lo si può avere nella versione frutti di bosco, cioccolato bianco e kinder.

mercoledì 7 gennaio 2009

Per Arianna



Per Arianna
Domenica 4 gennaio negli uffici dei Vigili di Cava de'Tirreni è stata realizzata un 'estrazione di premi , il ricavato della vendita dei biglietti è stato consegnato alla famiglia della Piccola Arianna.

Ricotta e mandorle


Oltre alla classica ricotta e pera, abbiamo creato grazie all'esperienza dei nostri Pasticcieri, la torta Ricotta e Mandorle...elegante e raffinata per il gusto e la presentazione.

Torta Baby


Semifreddo composto da panna e nutella, delicato e leggero, prende il nome dalla sua alta digeribilità ed è per questo che viene consigliato ai più piccoli.

non solo babà.....


Profitteroles


Delicati bignè ricoperti da cioccolato al rhum, ripieni con panna e crema; per i più golosi disponibili anche ai gusti di cioccolato bianco e fondente, limone e nocciola.